Sovente ci sentiamo domandare dai clienti se un prodotto è migliore di un altro.Il concetto di migliore (e non di più adatto) dipende da alcune valutazioni di carattere tecnico sui serramenti, alcune di queste proveremo a spiegarle oggi, altre le affronteremo in futuro.
Iniziamo dal chiederci quale sia lo scopo, ad esempio, di una nuova finestra per la nostra abitazione. A prescindere dalle valutazioni più strettamente personali come quelle estetiche, quello che ci viene garantito da una finestra è un maggior comfort termico e acustico oltre che la protezione dagli eventi atmosferici e dalle intrusioni. Concentriamoci sul significato di comfort termico. Con questo termine indichiamo essenzialmente due caratteristiche imprescindibili per la qualità della vita domestica, ovverosia il riscaldamento invernale e il condizionamento estivo.
Non è certamente impossibile raggiungere una temperatura adatta alle nostre esigenze anche con serramenti di scarsa qualità, attraverso un utilizzo intensivo di sistemi “artificiali” come termosifoni o condizionatori. La differenza sarà nell’efficienza energetica e quindi nei costi “in bolletta” che ci troveremo a sostenere. Serramenti di ottima qualità ci permettono di ridurre queste spese, e proprio per questo motivo non dovrebbero essere considerati come un costo ma piuttosto come un risparmio. Le politiche di detrazione fiscale da parte dello stato per il settore dei serramenti vanno letti esattamente in questa chiave, un incentivo all’efficienza energetica degli immobili italiani in un’ottica di miglioramento economico ed ecologico.
Fatte queste considerazioni torniamo al tema di oggi, come valutare dunque le caratteristiche termiche di un serramento? Innanzitutto per capire l’importanza degli infissi, è necessario considerare il loro ruolo nella struttura stessa di un edificio. Un muro spesso qualche decina di centimetri è perfettamente adatto a garantirci un’ottima protezione termica. Il serramento invece, a causa del suo ridotto spessore e della complessità costruttiva, è la parte debole e rappresenta il punto attraverso il quale avviene il maggiore scambio di calore tra l’interno e l’esterno dell’edificio.
Se vogliamo dunque migliorare l’efficienza energetica della nostra casa, sarà necessario concentrare i nostri sforzi sulla parte più debole, la finestra. La qualità dal punto di vista termico di un serramento viene definita attravero una proprietà, definita trasmittanza termica. Anticipiamo che in fisica questa grandezza viene solitamente indicata con U, e che l’unità di misura è il W/m2K. La trasmittanza termica può essere definita in maniera intuitiva come la capacità di un elemento di trasmettere calore. Tanto più sarà basso il valore della trasmittanza del prodotto che andiamo ad installare tanto minore sarà quindi il passaggio di calore tra l’esterno e l’interno dell’edificio, esattamente quello che vogliamo ottenere. Il calcolo della trasmittanza di un infisso è però piuttosto complessa da calcolare essendo esso il risultato di molte variabili, la più importante delle quali rimane quella della trasmittanza dei singoli materiali che la compongono.
Cerchiamo ora di dare una definizione più rigorosa del significato di trasmittanza. Essendo la trasmittanza una caratteristica estremamente complessa è facile, anche in riferimenti accademici, imbattersi in definizioni diverse della stessa. Noi proveremo a darne una spiegazione il più semplice possibile anche a costo di tralasciare alcuni importanti dettagli che risulterebbero eccessivi per e superflui per il nostro blog.
Iniziamo considerando una giornata invernale, possiamo immaginare che al’interno della nostra abitazione ci sia una temperatura ottimale T2 di 18° mentre all’esterno ci sia una temperatura T1 di 0°. Immaginiamo di avere una superficie di separazione (nel nostro caso una finestra) di superficie A. È lecito pensare che vi sia uno scambio di calore Q tra l’interno e l’esterno. Questo Q possiamo calcolarlo con la seguente formula: Q= AU(T1-T2), dove U è appunto la trasmittanza termica. Essendo la superficie del materiale e la differenza di temperatura fuori dal nostro controllo è chiaro come sia necessario minimizzare la trasmittanza per ridurre proporzionalmente il flusso termico ossia la quantità di calore che viene “perso”.
Non andiamo per ora oltre nella spiegazione di cosa sia la trasmittanza sperando di aver dato al lettore un’idea almeno indicativa di cosa significhi. Torniamo invece ai nostri serramenti. Pur essendo la qualità dei materiali utilizzati basilare per un infisso, al contrario di quanto si potrebbe pensare questi non garantiscono da soli la riuscita di un buon prodotto. Mentre infatti si può assumere che il montaggio dell’intelaiatura e della parte vetrata sia spesso di buona fattura, non è altrettanto probabile che la posa in opera del serramento sia effettuata con la medesima cura.
Proprio la posa in opera gioca invece un ruolo fondamentale nella resa termica di quanto viene montato. Non è raro, ad esempio, che una finestra posata male abbia ad esempio degli spifferi. In casi più gravi una posa in opera affidata a persone poco esperto può causare infiltrazioni d’acqua e condensa. Queste situazioni vanno a rovinare completamente la qualità complessiva del prodotto installato, pur essendo stato realizzato con i migliori standard.