Oggi faremo una riflessione che accomuna il pensiero di molti produttori italiani di serramenti. Vogliamo affrontare la tematica delle finestre prodotte nel nostro paese e di come vengono viste nel resto del mondo. Proveremo a metterci nei panni di un’acquirente straniero e svelarvi come ci vedono realmente.
Essendo i critici più severi di noi stessi le nostre proposte dovrebbero vedersi attraverso uno specchio per capire che sono migliori di come le vediamo noi. Inoltre quando ci rapportiamo con i prodotti e i produttori esteri pensiamo sempre di avere più limitazioni rispetto a loro. Partiamo da un dato reale fornito da uno studio del Csil (Centro Studi Industria Leggera) che nonostante il periodo di crisi e di contrazione del mercato ci dice che il nostro settore dei serramenti ha esportato con incremento positivo dal 2011.
Questa affermazione non metterà d’accordo tutti, ma dati alla mano ci dicono per esempio che un quarto del nostro “made in Italy” è destinato alla Francia, seguita subito dopo dalla Svizzera e dalla Russia. Mentre i dati a livello mondiali vedono al primo posto Israele, successivamente Stati Uniti e Marocco come maggiori importatori di serramenti italiani.Le finestre prodotte in italia vengono spesso richieste per essere installate in ville, hotel di lusso, ville di pregio, come per esempio nella residenza del presidente dell’Afghanistan Karzai.
Vengono scelte all’estero perchè mettono ancora al primo posto caratteristiche come la qualità, la possibilità di personalizzare colori e forme, la cura nei dettagli, la presenza di accessori e funzioni che per noi sono “di serie” come le aperture a ribalta, le aperture ad alzante scorrevole, i vetrocamera, ecc. Al “made in Germany” spetta ancora il primato dell’affidabilità che noi possiamo vantare come Garrone serramenti nelle nostre materie prime, che lavorate con la passione e l’esperienza italiana danno origine ad un serramento d’eccellenza.